Eccoci con le pagelle del dopogara tra De' Longhi ed Assigeco Piacenza.
Per gli approfondimenti, come già detto, ci rileggeremo dopo il match del "Carnera" della prossima settimana.
Buon anno!
Tessitori 6: ottimo sotto le plance, dove fa valere chili e centimetri piazzando anche qualche bella stoppata. Il problema non sono i 6 rimbalzi catturati... ma il fatto che il diretto avversario, cioè Ogide, lo emuli nei punti fatti (20, ma con 4 bombe su elementari situazioni di scarico) e gli prenda anche diversi rimbalzi in testa.
Burnett 5: si riscatta parzialmente nell'ultimo quarto, quando con un paio di giocate prova a riaprire la contesa. Ma prima ne combina di ogni, dalle palle perse ai falli sciocchi, sino a canestri facili sbagliati ed a scelte discutibili.
Alviti 4: forse non al top della forma, ma un autentico disastro. Tolti i primi minuti, non ne azzecca mezza. E gli avversari sguazzano a rimbalzo offensivo.
Wayns 5: si esalta nel consueto secondo quarto. Ma prima si esibisce in uno 0/4 da 3, figlio anche di situazioni al limite. Poi sbaglia molto, moltissimo, compreso il tiro dell'ultima speranza, sul -7 a un minuto e spiccioli dal gong. Passo indietro.
Antonutti 6,5: partendo dalla panchina, non dispiace. Dimenticato in panca ad inizio ultimo quarto, suona la carica sommando i falli subiti con le gite in lunetta. La tripla di chiusura suona beffarda.
Imbrò 6,5: la mira non lo supporta ma almeno il siciliano si impegna in regia smazzando 9 assist e facendo girare la palla dopo un inizio di partita da incubo per i suoi. Con quel tendine sempre fastidioso è difficile chiedergli di più, anche perché Sabatini sguscia da ogni parte.
Chillo 6,5: è in campo nei momenti migliori di TVB, contenendo i finti lunghi di Ceccarelli e giocando in maniera puntuale in attacco. Un paio di belle stoppate anche per lui. Coraggiosa difesa sui cambi con Murry, fa quel che può.
Uglietti 5,5: gioca tre ruoli, fa quel che può ma alla fine paga dazio sia alle accelerazioni di Sabatini che alle giocate di Formenti. Poco brillante anche in appoggio alla regia.
Lombardi 5: bello il 7-0 personale a fine terzo quarto. Ma prima e dopo si vedono solo errori, alcuni marchiani. Che sia in flessione dopo un periodo di grande brillantezza fisica?
Menetti 5: solito inizio soft, poi si affida alla coperta di Linus Maalik. Però quando Ceccarelli si affida al quintetto microscopico con 4 esterni e Ogide insiste nel proporre accoppiamenti classici, puntualmente puniti dal nigeriano che si fa beffe della lentezza di Tessitori sul perimetro. E l'idea della zona si rivela deleteria.
Diouf 6: buttato nella mischia quasi per disperazione, vista l'inconsistenza di Vangelov, ripaga il suo allenatore con buoni movimenti e due punti su tap-in.
Ogide 8: fuori dall'area trova il suo regno ed una ragione tattica. Tre triple in fila nel terzo quarto, un'altra nel break di 14-0 che marchia a fuoco la gara. E tanto lavoro a rimbalzo, anche offensivo.
Formenti 7: silenzioso ma essenziale, sale di tono col passare dei minuti cercando e trovando soluzioni efficaci. Stoico ad un certo punto: perde la lente a contatto e gioca ugualmente in attesa che lo staff medico gliene procuri un'altra.
Antelli 5: da play si fa uccellare sia da Wayns che da Imbrò, da guardia non ne azzecca una. Per sua fortuna, con un Sabatini così ispirato il suo apporto non è decisivo.
Graziani ng
Piccoli 6,5: il riscatto di Piacenza parte da due suoi preziosissimi tiri liberi a fine terzo quarto. Un break chiuso sempre da lui 4 minuti dopo. Poco appariscente ma molto utile, anche da finto lungo.
Ihedioha 6,5: inizia con 5 punti rapidi, poi si eclissa. Ma nell'ultima frazione due delle tante triple Assigeco portano la sua firma e sono pesantissime.
Murry 6: croce e delizia. Gioca a viso aperto e si prende responsabilità. Poi però eccede in sciocchezze che possono costare carissimo, vedi il tecnico per esultanza smodata o il fallo in attacco su rimessa da fondo sull'82-89.
Sabatini 8: per un rimbalzo non trova la tripla-doppia - nota per tutti: i falli subiti non concorrono al calcolo, non trattandosi di voci dipendenti dalla prestazione diretta del giocatore. Si fa comunque ampiamente rimpiangere ed alla fine la chiude lui, con una bomba. Dimostrando di essere cresciuto anche al tiro.
Vangelov 5: tanti centimetri sprecati, trova gloria solo in un occasionale mismatch con Imbrò.
Ceccarelli 7,5: per il secondo anno consecutivo sbanca il Palaverde ed anche stavolta l'impresa gli riesce grazie a smallball e tiro dall'arco. Scelte difensive quasi sempre azzeccate, tanta fiducia espressa ai suoi anche nei momenti più critici e tattica da manuale in attacco.