lunedì 30 luglio 2012

Quesito del giorno

Quanti anni occorrono per completare l'ammortamento di un palasport omologato per la Serie A italiana? Sei lustri non sono sufficienti?

sabato 28 luglio 2012

Quel silenzioso desiderio di bavaglio...

Interrompo con un breve off topic l'argomento principale del blog.
In Ungheria, il governo Orbàn si sta segnalando per insopprimibili pruriti liberticidi a danno della fragile democrazia del Paese magiaro. Un rigurgito di proto-fascismo che fa rabbrividire.

In Italia ci siamo passati. C'è stato il Ventennio. In epoca più recente, qualcuno ha provato, senza successo per fortuna, ad apporre un limite ai diritti sanciti dall'articolo 21 della Costituzione. E qui, rientro in argomento.

Mi ha molto addolorato un certo comunicato stampa emesso un paio di giorni fa. La difesa della propria onorabilità, se offesa, è legittima e su questo non intendo discutere. Non mi è piaciuta invece la pretesa di zittire a priori. Sentirmi dire "non è il tuo caso, ma siamo stufi delle sparate di certa gente e quindi diamo un avviso chiaro" mi ha fatto pensare alla censura preventiva. Un qualcosa che aborro, che mi provoca un intenso brivido d'orrore.

Viviamo in uno Stato di Diritto e gli istituti giuridici di tutela abbondano. Non credo sia il caso di elencarli qui. E allo stesso modo credo che chiunque si veda o si senta appellato in maniera dispregiativa oppure venga a conoscenza di attribuzioni di fatti a sé estranei possa tranquillamente far riconoscere le proprie ragioni senza invocare, a prescindere, la mordacchia per i dissenzienti. I tribunali esistono apposta, per determinare eventuali illeciti o abusi e punire i colpevoli. Stabilire dal principio quali argomenti si possano o meno trattare, quali nomi citare, di quali situazioni dibattere, è inammissibile. 

Questo è il mio pensiero. Sperando che mi sia consentito di esprimerlo ancora per tanto tempo. 

Lo diceva anche Fedro

In principatu commutando saepius nihil praeter domini nomen mutant pauperes


(Al governo c'è spesso mutamento, ma per la gente comune cambia solo il nome di chi comanda)

venerdì 27 luglio 2012

Pensierino del mattino (con definizioni accessorie)

Deroga (s.f.): Eccezione (spec. alla consuetudine o alle disposizioni di legge); abrogazione parziale.
Discrezionalità (s.f.): Parziale possibilità di seguire criteri personali nell'esercizio di determinate funzioni amministrative.

In Italia, diverse decisioni gestionali assunte da enti pubblici paiono reggersi su questi due presupposti. Il merito sembra quasi non esistere. Se c'è interesse, si agisce a discrezione e si aggira l'eventuale ostacolo normativo con apposita deroga. Sempre, appunto, che sussista un presupposto d'opportunità di base. Altrimenti la discrezionalità viene utilizzata per bloccare in ogni modo. All'interno di riunioni ufficiali o anche con telefonate che travalicano il limite della liceità.
Ma, appunto, siamo in Italia.

giovedì 26 luglio 2012

Ipse dixit

Dino Meneghin (presidente FIP), 26/07/2012: "Da febbraio 2011 in poi, nessuno mi ha telefonato da Treviso per la questione del club, a parte i volti noti ovvero Vazzoler, Pittis, Coldebella. Le uniche chiamate degli imprenditori sono giunte troppo tardi."


Valentino Renzi (presidente Legabasket Serie A), 16/07/2012: "Mi sono impegnato in prima persona per fare qualcosa per Treviso, ho partecipato addirittura ad una riunione dei consorziati un paio di mesi fa."


Claudio Coldebella (ex vicepresidente esecutivo Pall. TV), 15/07/2012: "Negli ultimi quindici mesi, la Federazione Italiana Pallacanestro e la Legabasket non hanno fatto niente per cercare di salvare una piazza come Treviso, nessuna telefonata, nessun aiuto, anche morale, a differenza di alcune persone che hanno dimostrato il loro attaccamento a questo sport cercando forse a torto di sostituirsi alle istituzioni che purtroppo hanno dimostrato per l'ennesima volta la loro totale assenza."


Domanda: chi mente?