lunedì 10 dicembre 2018

Progresso e progressione

Nono referto rosa in campionato, sesto consecutivo. Come si spiega la metamorfosi della De' Longhi da squadra-cantiere balbettante ed incerta a schiacciasassi capace di limitare i migliori attacchi dell'A2/Est ovvero Imola e Forlì?

Partiamo da un presupposto. Come insegnava nelle stagioni passate Stefano Pillastrini, la difesa è presupposto irrinunciabile per la costruzione di una identità di squadra. Ed il miglioramento di TVB parte da lì, da una decisa crescita che passa attraverso la consapevolezza del ruolo di ciascun biancoceleste. La presenza in quintetto base di Davide Alviti e di Eric Lombardi equivale ad atletismo, rapidità, braccia lunghe da impiegare per sporcare linee di passaggio. La dimostrazione: contro l'Unieuro, saldo positivo tra recuperi e perse (12-9), con quattro intercetti del ciociaro e due del piemontese. E 20 palloni gettati alle ortiche dai romagnoli. Con conseguente contropiede, primario soprattutto, che esalta le capacità in campo aperto dei tanti elementi a disposizione di coach Menetti e che riduce i rischi di doversi affidare soprattutto al gioco controllato.

Ecco, la dimensione a metà campo. Tallone d'Achille (non di Chillo, con buona pace del mio socio di telecronache Ubaldo) di TVB sin dal precampionato, l'attacco a difesa schierata ogni tanto riserva ancora qualche incertezza. Lo si è visto anche ieri, all'inizio, contro Forlì. Coach Menetti ha puntato il dito contro i primi minuti, con diverse problematiche legate ad una manovra poco fluida, qualche personalismo, situazioni delicate risolte il più delle volte da un Tessitori in netta crescita. Ormai è evidente che questo gruppo necessita di un minimo di tranquillità unita a fiducia: con simili presupposti è possibile anche far assumere a Maalik Wayns le fattezze di playmaker.

Torniamo ancora una volta sull'americano ex Sixers. Autentica cartina tornasole dei progressi di tutta Treviso Basket, Wayns sta dimostrando che l'operazione psicologica funziona. Prendiamo la partita di ieri: inizi di gara in difficoltà, sbagliando qualche tiro (comunque tutte soluzioni ben costruite) e non riuscendo sempre a leggere le situazioni, patendo la velocità di Bonacini sul fronte opposto. Poi, al momento opportuno, ecco la svolta: due penetrazioni al ferro colte riconoscendo quella frazione di incertezza di Forlì; dopo la pausa, fuoco alle polveri e pioggia di bombe all'interno del break decisivo. In termini statistici, da -1 di valutazione e -3 di plus/minus a +10 e +8 rispettivamente. Casualità?

Parliamo anche di Lombardi. La promozione in quintetto base non è solo figlia del buon stato di forma dell'ala che ha finalmente dimenticato l'incidente estivo con lo scooter. Eric in fondo si è preso quel naturale ruolo di 4 atletico pensato lo scorso giugno per un americano, piano tecnico poi saltato a causa del pasticcio Fantinelli - un problema non solo di comunicazione, visto che il gran rifiuto è costato il cambio di strategia con una coppia straniera di guardie, Tomassini da aspettare ed Antonutti da tenere obtorto collo. Lombardi consente alla De' Longhi di avere maggiore copertura in difesa, esalta le capacità di tiratore di Alviti, può aprirsi a sua volta per il pick'n'roll (o pop) e, aspetto importantissimo, può aiutare Tessitori alternandosi con lui in marcatura sul lungo più pericoloso.

Poi c'è tutto il resto. Cioè i miglioramenti di Imbrò, sempre più responsabilizzato, o l'affidabilità di Uglietti. Tutti puntelli alle solite certezze, vale a dire Burnett e Chillo, più Antonutti che in uscita dalla panca acquista un senso compiuto senza far perdere alla squadra preziosa energia difensiva. Da questi presupposti si può costruire una grande stagione, dimenticando le azzoppate rimediate ad ottobre tra Fortitudo e Cento. Gli esami comunque non finiscono mai e domenica a Roseto, nella trasferta più lunga e faticosa della regular season, si potrà avere ulteriore riprova. Gli Sharks hanno dimostrato di essere battaglieri passando in rimonta ed overtime a Piacenza, sponda Assigeco. Quindi, occhi aperti in Abruzzo.

Nessun commento:

Posta un commento