lunedì 17 dicembre 2018

The constant gardener... ovvero come uscire dal Roseto senza pungersi

Eccoci con il consueto appuntamento del lunedì, la disamina tattica del match. Stavolta tocca alla vittoria in esterna di TVB in Abruzzo. Un successo prezioso perché maturato in un momento di difficoltà. Checché ne possano pensare i detrattori o i critici a prescindere, non è semplice affrontare la trasferta più lunga e dunque più stancante della stagione regolare (Cagliari a parte, ma quello è un altro discorso) per fronteggiare una squadra teoricamente più debole ma galvanizzata da alcuni recenti successi e forte di una gioventù che si traduce in atletismo e sfrontatezza. Aggiungiamo al conto le difficoltà d'allenamento - Imbrò bloccato dalla tendinite, Tomassini che tarda a rientrare, Barbante out per la spalla, Epifani ancora non disponibile, Burnett che salta la prima seduta della settimana - ed il quadro è tutt'altro che confortante. Non dimentichiamo infatti che la partita domenicale è figlia del lavoro svolto nei cinque giorni precedenti, quindi potersi allenare a ranghi completi è ben diverso da dover fare di necessità virtù.

Eppure, a dispetto di tutte queste insidie e di molte altre palesatesi in partita, la De' Longhi è tornata da Roseto senza graffiarsi nel ginepraio di coach D'Arcangeli. Merito sostanzialmente di due fattori. Il primo è psicologico. Dopo la spallata iniziale degli Sharks, coincisa con una pericolosa abulia offensiva, il rischio concreto di un crollo mentale era palese. Invece è bastato poco, una percussione di Uglietti o la bomba a freddo di Sarto, per ridare fiato e rilanciare tutta la truppa biancoceleste. Che poi si è affidata a Wayns, particolarmente efficace nel secondo quarto, per scavare il solco da difendere.

Il secondo fattore è squisitamente tecnico. Contro un'avversaria veloce ed atletica ma impostata per un gioco controllato difensivamente, la chiave tattica è stata la pazienza. Prima appoggiando palla in post a Tessitori, anche rischiando di perdere qualche possesso ma venendo ripagati dalle giocate di potenza e di fioretto del pisano. Poi lasciando carta bianca a Burnett le cui potenti incursioni non erano arrestabili da nessun abruzzese. Vincere una gara in cui il tiro da 3 non funziona (5/19) ed in cui le ali forti patiscono il dinamismo di Akele poteva sembrare complicato. Invece, a parte i primi minuti di partita ed uno sbandamento a cavallo della terza sirena, TVB è riuscita a centrare l'obiettivo. Il settebello in mano a Menetti ripaga del lavoro svolto e consente di puntare a chiudere dicembre con un filotto di successi, speculando sugli ultimi due turni interni con Ravenna e UCC Piacenza. Abbastanza per inseguire la capolista Fortitudo, a due punti di distanza, e per porre una seria ipoteca sulla partecipazione alle Finali di Coppa. Quindi, ora più che mai, chi si ferma è perduto. Il mantra d'ora in avanti è "perseverare".

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