Appuntamento a domani con l'analisi tecnico-tattica. Intanto, godetevi le pagelle di Treviso-Forlì.
Tessitori 7,5: ovvero, come non lasciarsi condizionare da due falli iniziali (uno dubbio, l'altro frutto di distrazione) per giocare il resto della partita con un'intensità pazzesca. Ben oltre le cifre, che raccontano di 13 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate, Tex marchia a fuoco la gara con la dote migliore, quella che forse finora gli ha precluso palcoscenici di maggior spessore. Ovvero la concentrazione.
Burnett 7: la sua fiammata realizzativa è tutta a fine secondo quarto. Libero, tripla, due percussioni di cui la seconda con recupero a metà campo e schiacciata. Prima e dopo, tanto movimento al servizio del gruppo, con due recuperi e 4 assist. Un po' d'apprensione per la ricaduta in area dopo una stoppata fallosa subita, ma non dovrebbero esserci conseguenze.
Sarto ng: tanto garbage time, ingiudicabile.
Alviti 6,5: si fa apprezzare per la determinazione con cui cerca (e trova) gli anticipi sugli avversari. Non si capisce granché col metro arbitrale, riducendo a suon di falli minutaggio ed incisività offensiva.
Wayns 7,5: la miglior dimostrazione del significato del sostantivo "fiducia". Dopo 5 errori al tiro Maalik continua a giocare con la necessaria attenzione e viene premiato: prima vede la difesa forlivese aprirsi al suo tentativo di penetrazione, poi trova spazio sul perimetro per colpire. Seconda prestazione convincente in fila.
Antonutti 7: inizio in sordina, forse il peggiore del lotto nel primo quarto vittima anche del nervosismo in seguito alle botte prese da Oxilia. Ripresa ben più solida, con qualche punto esclamativo qua e là. Partire dalla panca fa bene a lui ed alla squadra.
Imbrò 7,5: rispetto ad un anno fa è un altro giocatore. Duro e determinato in difesa, ordinato nella gestione dei possessi, letale in fase offensiva. La chicca è la tripla (di tabella) a fine terzo quarto: martedì alla ripresa degli allenamenti a S. Antonino si attende un ben vassoio di cannoli siciliani.
Chillo 6,5: Lawson non è un cliente facilissimo da trattare ma col passare dei minuti il bolognese capisce come reagire. E quando si sposta su Donzelli e De Laurentiis risulta efficace anche sul fronte offensivo.
Uglietti 7: sorpresi? Guardate l'efficacia globale del silente esterno torinese. Con lui in campo, TVB a +24. Le statistiche non mentono. Ed i compagni ringraziano per gli assist (5).
Lombardi 7: un po' molle all'inizio, poi si esalta. Recupera e stoppa su Donzelli, poi toglie la sedia sotto il sedere di Lawson e quando trova spazio in campo aperto accende i booster e decolla. Eric è pedina imprescindibile di questa De' Longhi. Ah, dimenticavamo: 6 rimbalzi, tanto per gradire.
Menetti 7: chiedeva applicazione difensiva e non è rimasto deluso. Col trascorrere delle settimane i meccanismi risultano sempre più oliati, pur esprimendo giochi più semplici, specie in attacco. La squadra sta rispondendo e lui non può che esserne contento. Aspetta solo buone notizie dai medici, riavere Tomassini entro Natale non sarebbe male.
Tremolada ng: vedi Sarto.
Marini 4,5: 22% al tiro (compresa tabellata), 5 falli spesi, pochissimi barlumi di concentrazione. Un disastro.
Donzelli 4,5: praticamente invisibile. Sovrastato da Lombardi sul piano atletico, si fa surclassare anche dal più lento e tecnico Antonutti. Persino Chillo trova movimenti vincenti contro di lui.
Bonacini 6: forse l'unico a salvarsi nel marasma forlivese. Gioca con personalità, coinvolgendo i compagni e surrogando al meglio l'assenza di Giachetti. Certo, avrebbe bisogno di supporto, specie in termini di mentalità... invece predica nel deserto.
Piazza ng: un paio di buoni minuti nel primo tempo, lo si rivede a partita finita. Ininfluente.
Oxilia 3: gli arbitri gli concedono parecchie porcherie e lui mena fendenti proibiti, senza tuttavia fermare il contropiede avversario. Davvero pessimo. I suoi 2 punti? Bottino raccolto negli ultimissimi scampoli di gara.
Lawson 5,5: gioca quasi da solo. Finché la mette è anche utile ma alla lunga i suoi isolamenti sono deleteri. Cantare e portare la croce non è semplice per nessuno, nemmeno per un veterano del suo calibro.
De Laurentiis 5: quasi impalpabile, girovaga spesso lontano dall'area in attacco senza pungere né appoggiare la palla. Ma non era un centro?
Johnson 3: ha l'alibi dell'infortunio in corso d'opera ma anche prima di farsi male la prova dell'americano è deficitaria: 9% al tiro in azione(!), tre stoppate subite, non certo una prova da americano.
Valli 5: le prova tutte per raddrizzare una gara sempre più da incubo. Chiama ogni timeout possibile, lascia il suo vice ad allenare osservando da seduto (mossa alla Messina, suo vecchio maestro), prova a farsi dare tecnico dai fischietti. Niente, i suoi giocatori non capiscono. E affondano in un gelido -32.
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