Ebbene, questa De' Longhi ad oggi ha circa 33 minuti di autonomia psicofisica. Meno dunque dei 40 canonici richiesti dal regolamento di gioco, non abbastanza per controbattere ad una Reyer che poggia sulla invidiabile continuità di un gruppo rodato e ben poco modificato - leggi ingaggio di Isaac Fotu; D'Ercole serve giusto per la quota italiani. Certo, trentatré minuti di solidità nel pitturato, di rimbalzi, di circolazione di palla abbastanza costante non sono da disprezzare, specie se ci si ricorda che la TVB attuale è figlia di un mercato che doveva essere parzialmente conservativo ed invece ha visto restare solo tre elementi su dieci di cui soprattutto uno in forza dell'oneroso contratto in essere. La pesca in A2 almeno a giudicare da questa prima partita è stata non miracolosa ma proficua. Mekowulu avrà sì il problema dei falli (correggibile) ma anche a questi livelli può dire la sua; Vildera non farà sempre doppie-doppie ma se saprà fornire dieci minuti di qualità dietro al nigeriano potrà risultare utilissimo; Carroll si è presentato con un 3/3 dall'arco e con un animus pugnandi che fanno ben sperare.
"Fin qui, tutto bene" diceva il protagonista della greve barzelletta del film "L'Odio". Passiamo a quello che non va. Ovvero il reparto guardie in cui Imbrò sembra finalmente capace di spingere la transizione ma non può né deve essere il primo punto di riferimento. In cui un Russell molto volitivo nella costruzione del gioco ed a suo agio a spingere ad ogni ritmo deve assolutamente raddrizzare la mira per non essere battezzato dalle difese. In cui la coppia Logan-Cheese oggi come oggi rappresenta l'anello debole della catena biancoceleste. Magari a David i ferri del cupolone mestrino non piacciono, però lo 0/8 in cui si è esibito in questa prima gara di Supercoppa forzando addirittura soluzioni fuori da qualsiasi idea di schema fanno rabbrividire persino le guardie più spudoratamente egoiste dei campetti di periferia dove vale la legge "baea mia, baea finìa".
Quanto al Quattro Formaggi piovuto da Akron, Ohio, si può apprezzare la buona propensione ad appoggiare il playmaking di Russell ed a dare un po' di difesa sul perimetro. Ma nulla più, sperando che l'appena menzionata difesa non si trasformi in sciocchi falli sul tiro da 3 o in evitabili antisportivi. Il gioco si chiama pallacanestro, dunque si presume che si debba infilare quel pallone in un ferro appeso ad un tabellone a 305 centimetri d'altezza da terra. A Treviso si è già vista proprio vent'anni fa un'altra guardia col vizio di non guardare quasi mai il canestro: si chiamava Ismael Santos, specialista difensivo con facoltà di agire da regista aggiunto. Ma Santos non spendeva falli stupidi ed attorno aveva fior di bocche da fuoco da rifornire, da Marcus Brown a Naumoski (e prima ancora Edney e Brad Traina), quindi poteva davvero esimersi dal prendersi più di un paio di tiri a partita. Se però il quintetto di partenza prevede un play non esattamente tiratore, un'ala che gioca meglio in avvicinamento e che tira da 3 solo sugli scarichi e due centri atipici, o la guardia si costruisce gli spazi sul perimetro oppure rende sempre più prevedibile il rendimento offensivo della sua squadra.
Se la scelta tecnica dello starting five attuale è dettata dall'oggettivo ritardo di Carroll ad inserirsi - comprensibile visto l'arrivo ferragostano e la successiva quarantena - oltre che dalla volontà di spendere le energie residue di Logan nel suo ultimo anno da giocatore come sesto uomo, non ho invece ancora capito se il fatto che le guardie passino dietro il blocco del pick'n'roll sia figlio di una precisa politica difensiva o solo un reiterato errore. Se Venezia si è presa la bellezza di 28 tiri da 3 a fronte di 37 tentativi da 2, un motivo va ricercato anche in questo dettaglio che ha consentito nel momento decisivo a De Nicolao e Chappell di segnare i canestri che hanno avviato e chiuso il break di 15-2 nell'ultimo quarto, condito per il resto dall'espulsione di Cheese per somma di antisportivi. Qualora fosse una scelta precisa da parte dello staff, credo vada rivista almeno in presenza di avversarie così portate al tiro perimetrale; nel caso in cui invece sia stata una sfortunata negligenza, ci sarà tempo per correggere.
PAGELLE:
00# Russell - Veloce, razzente, ottima visione del gioco e padronanza dei ritmi. Insomma, un buon biglietto da visita da autentico playmaker confermato dai 5 assist smazzati. Lo 0/7 al tiro grida però vendetta ed urge porvi rimedio quanto prima. Voto 5,5
1# Logan - Evidentemente ha qualche problema con il Taliercio dove, dopo le prime due triple del derby dello scorso febbraio, non ha più azzeccato un tiro. Se il suo ruolo sarà quello di sesto uomo d'esperienza in uscita dalla panchina dovrà cambiare registro in fretta. Resta insoluto il dilemma: davvero dopo la sua fuga di marzo il contrattone non poteva essere stracciato? Voto 4
4# Cheese - Si impegna, è indubbio, ed è anche piuttosto disponibile. Ma quando abbocca alle finte di Tonut o spende malamente due antisportivi fa venire il sospetto che non sia una saporita Quattro Formaggi ma una orripilante Alfredo Sauce. Già candidato da alcuni al ruolo di "nuovo DeCosey" o di taglio sacrificale in casi estremi. Voto 4
8# Vildera - Ok, alcuni dei 5 rimbalzi offensivi catturati sono in realtà frutto di errori suoi o di alcuni compagni in situazioni di beata solitudine nel pitturato. Ma presentarsi con una doppia-doppia contro Watt e Fotu non è malaccio, specie se finora la Serie A la si è vista solo in televisione. Prestazione incoraggiante. Voto 6,5
12# Imbrò - Mano quasi sempre dolce, determinazione apprezzabile, resta il dubbio se non sia maggiormente efficace da guardia invece che da supporto alla regia. Comunque utile. Voto 6
15# Chillo - Ala forte titolare del maxiquintetto da precampionato, ruolo in cui patisce il dinamismo di Daye e Mazzola. Non ne azzecca una in attacco, in retroguardia fa poco. Invisibile. Voto 5
21# Mekowulu - Non spendesse due falli in pochi minuti ed il terzo appena rientrato in campo, forse meriterebbe di più. Intanto mostra un'apprezzabile intesa con Russell ed un bel gioco di gambe in post, abbastanza per procurare l'emicrania a Watt. Se questo è il biglietto da visita... Voto 7
30# Carroll - Parte dalla panchina e nei primi minuti sul parquet spara un 3/3 dall'arco. Fantascienza? All'intervallo è il miglior marcatore, poi cala causa caldo, stanchezza e conoscenza ancora perfettibile degli schemi. Poteva andar peggio. Voto 6,5
45# Akele - Da ala piccola non trova gli adeguati spazi e non possiede la sicurezza di Carroll per prendersi il tiro da lontano. Quando comincia a giocare in movimento, avvicinandosi al ferro, la musica cambia. Ha ancora parecchio lavoro da svolgere ma le premesse sono ottime. Voto 6,5