Consuete pagelle di fine partita, stavolta per la netta vittoria della De' Longhi su Cagliari. A domani per l'analisi tecnica e tattica.
Tessitori 8: resta il mistero sul perché i rilevatori statistici gli assegnino così poche stoppate... il tabellino dice appena due, in partita se ne contano almeno tre. Resta il dato di fatto: il pisano è imprescindibile per il gioco di Menetti, sia offensivo che difensivo. La chicca della serata è la capacità di rubar palla addirittura alle guardie.
Burnett 8: rispolvera il tiro da fuori con insospettabile efficacia, variando il suo pick'n'roll solitamente dedito alle percussioni verso l'area. Non dover amministrare i possessi è un toccasana: sgravato da compiti di regia l'americano rende che è un piacere.
Sarto 6: una decina di minuti in pieno garbage time.
Alviti 7,5: dopo il PalaDozza, altra scarica di grandine nel canestro avversario. Stavolta però c'è anche una costante attenzione difensiva che non fa affatto dispiacere al suo allenatore.
Saladini ng
Antonutti 5: approccio molle con due incursioni stoppate dal ferro. Dopo una tripla su scarico non si vede più, Menetti gli preferisce Lombardi. Al rientro in campo i giochi sono fatti. L'impressione negativa permane.
Imbrò 7,5: mira da registrare da lontano (1/5) ma tanto lavoro in regia. Regala 9 assist ai compagni e, non pago, spiega un paio di cosette a Bucarelli sulla gestione dei possessi.
Epifani 6,5: bel motorino di spinta e preziosa pedina difensiva. La caviglia non è ancora a posto ma con la squadra ancora orfana di un regista la sua energia serve.
Chillo 6,5: doveva cancellare la pessima prestazione di domenica, ci riesce facendo a sportellate con tutti.
Uglietti 7: Miles all'inizio pare indemoniato, poi entra il piemontese e la partita del folletto americano di Cagliari cambia istantaneamente. Nel mezzo, tanto appoggio in regia e qualche pregevole iniziativa personale.
Lombardi 6,5: balza da ogni parte, qualche volta fuori tempo, ma è utilissimo. Sia per chiudere su Janelidze e Johnson che per correggere a canestro passaggi e tiri altrui.
Menetti 7: voleva una reazione di carattere, l'ha avuta. Squadra quasi sempre concentrata, grande concretezza difensiva, bella circolazione di palla in attacco, responsabilità condivise con tutti. Gli mancano sempre almeno un paio di pedine ma contro una Cagliari fiaccata dal forcing può bastare.
Miles 6,5: inizio al fulmicotone, 10 dei 12 punti dei sardi nei primi minuti sono suoi. Poi si scontra con la difesa di Uglietti e deve placarsi. Il dramma per la sua squadra è che non esistono reali alternative.
Allegretti 5: la schiena non è più quella dei tempi belli, il fiato è poco.
Rullo 4: ci teneva a ben figurare nel palasport in cui esordì 18enne in Serie A. Lo score è impietoso: 1/8 in azione, 5 perse di cui 3 propiziate da Tessitori(!) e testa altrove.
Gallizzi ng: in campo a partita finita da un pezzo, invisibile.
Rovatti 4: altro buco nero in quintetto base. Zero punti, zero iniziative, zero pericolosità.
Matrone 4,5: sgomita, a volte troppo come in occasione di un evidente fallo su blocco aggiustato. Da centro titolare è diventato quarto lungo.
Bucarelli 4: era la grande promessa della classe '98 assieme a Moretti. Davide è al college, lui fatica da matti in A2.
Johnson 6: gioca quasi sempre fuori ruolo, da centro, e si fa notare per dinamismo e volontà. Qualche bella azione personale ma anche alcune distrazioni. In fondo è un rookie.
Picarelli 5: qualcosina in più rispetto a tanti altri compagni.
Janelidze 6: si fa apprezzare per la capacità di lottare a rimbalzo e per gli assist (3) che distribuisce. A Trieste era l'arma tattica dalla panca, a Cagliari deve agire in quintetto e paga lo sforzo in lucidità.
Iacozza 6: non ha grandi colpe. Dopo una cavalcata incredibile con gli scalpi di Forlì e Ravenna colti in trasferta era logico che l'appuntamento infrasettimanale potesse risolversi in una sconfitta. Pronostico confermato ma il campionato di Cagliari è quello della salvezza, non della corsa playoff.