CAPITOLO 7: IL PEPERONCINO VIENE DAL PIEMONTE
Era un piccolo esame di maturità, quello del PalaSavelli. E la De' Longhi l'ha passato con fatica e ricorrendo all'aiuto fondamentale di qualche elemento cardine. Non si può parlare di successo pieno, né di prova pienamente superata. Anche perché sul parquet si è vista ancora una volta una squadra priva di un vero play, con molte soluzioni adattate e vittima per larghi tratti delle sfuriate di un ex amato, forse rimpianto, sicuramente velenoso.
Non era certo la prima volta da avversario di TVB per La'Marshall Corbett. Anzi, scorrendo gli almanacchi si scopre che oggi per la sesta volta in carriera la guardia americana ha ritrovato la società che lo portò in Italia. Ma questa Treviso non è più quella di Corbett: è cambiato tutto, in campo ed in panchina. Eppure La'Marshall si diverte ancora a gonfiare la retina del canestro di quella compagine che lo lanciò, lo esaltò e poi lo cacciò per il più stupido degli errori. Ed è difficile non pensare a cosa sarebbe potuta essere quella TVB con Corbett (e senza Abbott) sino in fondo, anche nei playoff.
Chiusa la parentesi del passato, il presente ci racconta di una De' Longhi ancora tanto confusionaria e pasticciona, che si esalta nella lotta corpo a corpo e nella transizione ma che entra in crisi non appena il suo primo, elementare gioco offensivo (pick'n'roll centrale per il lungo rollante o con riapertura sugli angoli) viene ostacolato con una marcatura fisica ed un paio di raddoppi. I ringraziamenti a Tessitori per aver tenuto in piedi la baracca per tre quarti di partita sono obbligatori ma occorre ricordare che per cucinare a puntino il brodetto marchigiano è stato necessario ancora una volta puntare tutto sul lato più speziato della cucina di Menetti.
L'ingrediente fondamentale della ricetta è il peperoncino. E senza Lorenzo Uglietti probabilmente a quest'ora staremmo parlando di una bruciante sconfitta contornata dalla prestazione mostruosa del già citato Corbett. Invece lode sia allo sgraziato ma efficacissimo esterno tuttofare, prezioso ed utilizzabile come il prezzemolo ma capace di donare un tocco di imprevedibilità, di sapidità e di gusto al piatto. Qualche flash: la difesa sull'indiavolato Corbett; il recupero a metà campo con schiacciata in contropiede; la regia improntata a qualche gioco di rottura; la lotta a rimbalzo. Questo e molto altro è Uglietti, il vero refugium peccatorum del ricettario di Menetti per cucinare gli avversari.
Il resto è un corollario di notorietà. Anche sul fronte di Montegranaro, bella ed incompiuta, con scelte tecniche e tattiche talvolta incomprensibili. Occorre ricordare tuttavia che gli obiettivi delle due squadre sono differenti: in fondo Treviso ambisce a salire in Serie A e la Poderosa a disputare un'annata da guastafeste altrui. Dopo aver accarezzato l'impresa con la Fortitudo, la XL Extralight ha ripetuto con la De' Longhi. Se in casa Bigioni ci si lascerà contagiare dalla voglia di salire di livello, sarà imprescindibile in futuro compiere alcune scelte conseguenti. Intanto, pur con la terza sconfitta di campionato (tutte in casa: strano record), Montegranaro si gode un posizionamento in piena zona playoff. TVB invece si appresta a programmare in maniera differente il proprio lavoro di inizio dicembre: la convocazione in Nazionale di Tessitori obbligherà a due partite casalinghe ravvicinate, prima con Imola e poi con Forlì, che verosimilmente decideranno parte delle sorti dei biancocelesti nel rush verso il giro di boa.
PAGELLE MONTEGRANARO-TV
Treier 5,5: entusiasmo da vendere, tanta esuberanza ma poca concentrazione. Il fallo sulla schiacciata di Lombardi evidenzia scarsa presenza mentale. Peccato perché le doti tecniche dell'estone allevato a Moncalieri sarebbero di prim'ordine.
Testa sv: tre impalpabili minuti.
Mastellari 6,5: giocatore spesso sottovalutato, si fa apprezzare in mille modi. Ciliegina sulla torta, la rubata su rimessa con assist per la tripla a fil di sirena di Corbett.
Simmons 5,5: dai tempi di Scafati non è migliorato granché. L'atletismo c'è, l'attitudine a giocare spalle a canestro non è sparita ma in difesa patisce Tessitori e davanti compie alcune scelte discutibili.
Palermo 6: ordinato, preciso, puntuale. Non un fenomeno ma con una guardia che necessita di poter trattare il pallone a piacimento riesce a convivere benissimo.
Petrovic 5,5: benino in attacco, malissimo in difesa dove perde il proprio uomo di riferimento spesso e volentieri.
Negri 6,5: a Treviso pativa il quintetto base, rendendo al massimo quando poteva uscire dalla panchina; l'esatto contrario alla Poderosa, dove regala il meglio quando viene responsabilizzato. Probabilmente avrebbe voluto regalare un dispiacere alla sua vecchia squadra.
Corbett 8,5: sbaglia poco o nulla, in alcuni momenti appare da ogni parte, catturando rimbalzi in maniera plastica per proporsi tre secondi dopo dalla parte opposta a scardinare la difesa. Poco più di un anno fa aveva espugnato il Palaverde a suon di bombe, stavolta il suo 5/6 dall'arco è prova notevole ma inutile.
Amoroso 5: l'età avanza inesorabile e contro la gioventù di Lombardi nulla può. Qualcosa di meglio lo offre contro Antonutti. Troppo poco.
Traini 4,5: rari momenti di esaltazione seguiti da disastri ferroviari. Più volte si incunea in area a testa bassa provocando sfondamenti. Non pago, scompagina la manovra della sua squadra e perde la testa nei momenti decisivi.
Pancotto 5: per 35 minuti Corbett gli ha regalato un sogno. Poi è giunto il risveglio amaro, accompagnato da decisioni davvero incredibili, a cominciare dalla scelta di Traini in cabina di regia.
Tessitori 7: la chiamata in Nazionale pare averlo galvanizzato nuovamente. Per larghi tratti domina la scena nel pitturato, poi accusa un debito d'ossigeno commettendo due falli sciocchi.
Burnett 6,5: bottino personale modesto ma tanto dinamismo. E 8 assist che non sono affatto da disprezzare.
Sarto 6: bella bomba dall'angolo nel primo tempo.
Alviti 6: presente alla bisogna, anche se pure stavolta non sono mancati i falli sciocchi. Potrebbe e dovrebbe dare di più.
Wayns 5: male. E purtroppo non è una novità. Il -5 di plaus/minus, dato peggiore di tutta TVB, è fotografia impietosa.
Antonutti 6,5: imbarazzante per tre quarti, in crescendo e prezioso nel finale. Per stavolta, bene così.
Imbrò 5,5: una gran fatica sui due lati del campo. Un passetto indietro rispetto alle precedenti prestazioni.
Chillo 6,5: da dimenticare le velleità perimetrali. Per il resto, bella lotta sotto i tabelloni e tanto lavoro sporco.
Uglietti 8,5: quando viene spostato su Corbett, l'americano smette di devastare il canestro di Treviso. In regia si disimpegna benissimo, in marcatura sa essere efficace e se dovesse continuare a mostrare quel tiro pungente dall'arco potrebbe diventare un giocatore totale. In attesa di Tomassini, la squadra ha trovato il suo equilibratore.
Lombardi 6,5: mezzo voto in meno per la leggerezza sulla rimessa che a fine terzo quarto costa la tripla del sorpasso di Corbett. Per il resto, bella prestazione di sostanza.
Menetti 6,5: i suoi faticano a contenere le sfuriate di un giocatore indemoniato e serve sempre un cambio di passo in difesa per svoltare le partite. Uglietti è la sua coperta di Linus, ormai l'ha capito. Da capire invece cosa fare con Wayns che proprio non pare riuscire ad ingranare.
Quintetto ideale: Uglietti, Corbett, Burnett, Lombardi, Tessitori.