Due le notizie di giornata. La prima: David Logan può giocare in A2 quasi in ciabatte. La seconda: questa Fortitudo tre impegni ravvicinati non li regge. In realtà si tratta in entrambi i casi di mere ovvietà, ratificate però da quanto visto sul campo. La Corea è stato solo un passaggio obbligato per Logan che in cambio di un congruo assegno si è prestato a giocare per qualche mese in uno dei campionati tecnicamente più osceni del pianeta - scenari peggiori solo in Libano, Iran e Giappone. A dispetto dei 36 anni e dei dubbi sulla sua tenuta fisica, l'esterno di passaporto polacco ha ribadito che di ruggine addosso non ne ha e che per lui questo campionato è qualcosa di piuttosto semplice. Elementari le prime letture delle situazioni tattiche a Jesi: finché c'è stata partita (per poco, diciamolo) Logan ha fatto quel che ha voluto, ben coadiuvato da due guardie che si incastrano e si completano perfettamente nel puzzle ideato da Max Menetti. Certo, la Termoforgia è davvero poca cosa (vedi pagelle) e per ottenere una riprova autentica sarà necessario attendere le verifiche di Coppa e del lunch hour di domenica 10 contro Montegranaro. Le premesse comunque restano ottime.
La brutta notizia di giornata per TVB è invece la vittoria di Montegranaro al PalaDozza. Una piccola sorpresa, ma relativa. Il reparto geriatria di Antimo Martino mostra tutti i suoi limiti quando l'età media del gruppo si accoppia a tre gare in una settimana. Un sovraccarico insopportabile per questa Bologna che già un mese fa aveva mostrato di non gradire perdendo ad Udine in infrasettimanale. Stavolta a saltare è stato il banco di piazza Azzarita, peraltro col brivido: la Poderosa si è mangiata l'impossibile concedendo a fil di sirena a Rosselli la tripla del prolungamento, assistendo poi all'allungo dei padroni di casa. Sul +5, doppia bomba di Corbett, mai abbastanza rimpianto a Treviso (8/9 dalla lunga, giusto per gradire). E partita che si chiude sulla percussione di Rosselli, poco lucido e troppo speranzoso in una chiamata arbitrale a favore. La classifica quindi si muove ma a gioire è solo la XL Extralight che si porta ad un incredibile -2 dai felsinei mantenendo un +4 su Treviso. Gli scontri diretti per ora sono a sfavore dei marchigiani ma i giochi paiono nuovamente aperti. Anche perché l'incombente Final Eight potrebbe sparigliare ulteriormente le carte in tavola. Ma di questo ne parleremo più avanti.
Passiamo quindi alle pagelle di Jesi-TVB:
Dillard 4: dicono abbia problemi ad un'anca. Anche tenendo conto di un simile handicap la prestazione dell'unico americano superstite dell'Aurora è da bollino rosso. Poche idee e parecchio confuse.
Mascolo 6: gioca due ruoli, cerca di dare una scossa all'ambiente. Difficile chiedergli di sopperire l'assenza tecnica di un americano, figuriamoci l'abulia di un altro straniero e dell'unico esterno italiano di talento.
Baldasso 4: la sua unica tripla a bersaglio arriva a partita finita. Trieste lo ha prestato a Jesi per fargli acquisire ulteriore esperienza e completarne la maturazione. In realtà il piemontese sembra un giocatore mentalmente perso e con grossi limiti tecnici.
Santucci 6: in campo per disperazione, fa il possibile pur conscio dell'enorme divario di talento che lo separa da qualsiasi avversario.
Rinaldi 7: per lui ogni partita contro Treviso è un confronto non comune. Ci mette impegno e dedizione, dall'inizio alla fine, chiarendo una volta per tutte quale sia il compito anche morale di chi indossa la fascia di capitano. Ma in una squadra del genere è destinato a predicare da solo in mezzo al deserto.
Maspero 4,5: inizia fuori ruolo, da ala piccola tattica per sfruttare il fisico contro Burnett. Un confronto da cui esce maciullato già dopo pochi minuti.
Valentini ng: sette minuti di garbage time.
Totè 6: si segnala per la bella prova a rimbalzo, sfruttando lunghe leve e senso della posizione, e per le tre stoppate rifilate nel finale. Ma non può bastare per incidere davvero in una gara in cui, senza grandi individualità sul perimetro, Jesi dovrebbe cercare e trovare più soluzioni ad alta percentuale.
Lovisotto 5: invisibile.
Cagnazzo 5: senza un americano si inventa quintetti atipici e difese a zona per stoppare il gioco in post di Tessitori. Ma la coperta è cortissima sul perimetro, specie se Treviso tira col 40% dall'arco beneficiando di un alto numero di tentativi. Ed a rimbalzo, Totè a parte, subisce.
Tessitori 7: la sfida con Rinaldi è tra tecnica e potenza ma si conclude in un sostanziale pareggio. Solita distribuzione di banane ed una tripla dal palleggio quasi da guardia.
Logan 7: dopo i 21 in amichevole contro Trento ne rifila 11 a Jesi, mostrando di poter giocare in scioltezza. Gli manca ovviamente un po' di feeling con il resto della squadra ma la sua capacità di potersi prendere tiri fuori dagli schemi compensa ottimamente la lacuna. Decisamente un'altra pasta rispetto a Wayns.
Burnett 7,5: come ala piccola tattica Dominez funziona a meraviglia. Sui tagli può sfruttare la combinazione tra velocità, atletismo e stazza. Dal perimetro può usufruire dei raddoppi su Logan e Imbrò o su Tessitori per colpire. E senza incombenze da play non può che migliorare.
Sarto ng: spazio soltanto a partita finita.
Alviti 6: probabilmente ha perso il quintetto base per il resto della stagione. Da capire se d'ora in avanti potrà portare qualcosa di più di 6 punti con medie rivedibili. Bene invece a rimbalzo.
Barbante ng
Imbrò 7: non deve più cantare e portare la croce. Pulito ed essenziale in regia, sfrutta le amnesie di Jesi in retroguardia per colpire. Da non dimenticare il contributo a rimbalzo difensivo (6).
Chillo 6,5: salta talvolta a vuoto ma si dà comunque da fare. Contro i centimetri di Totè fatica un po', tuttavia non gli difetta l'intelligenza di riaprire il gioco per i compagni piazzati (4 assist).
Uglietti 7: per il regista di scorta (adattato) di TVB, un inconsueto percorso netto al tiro con tanto di doppia bomba a bersaglio. Buona difesa sulle guardie jesine, playmaking ordinato e pochissime sbavature.
Severini 6: è ancora un po' spaesato e si vede. Però la volontà di difendere non gli difetta, nemmeno sul +30: altra pasta rispetto al suo predecessore nel ruolo.
Lombardi 6: sfidato al tiro da fuori, ne mette una sola. Non la giornata migliore per Eric che comunque svolge adeguatamente il compito di copertura in appoggio a Tex.
Menetti 7: nessun problema contro la zona, puntuale nei rari timeout a richiedere maggiore attenzione ai suoi nei confronti di Totè e Mascolo. Si gode Logan, ovvero il giocatore che gli mancava: ora deve organizzare la sua squadra per una volata di primavera che si preannuncia impegnativa.