giovedì 27 febbraio 2020

In memoria di Matteo

Ciao Matteo

Ho saputo della tua scomparsa quasi per caso. Sai, quando apri un social network e vedi un volto sorridente in compagnia di altri amici e pensi "toh, un ricordo di qualche tempo fa". Invece no, non è un ricordo: è un tributo.


Matteo Marchiori non c'è più, se n'è andato in silenzio ieri sera. Era malato ma questo non gli aveva impedito di continuare a coltivare la sua passione per la pallacanestro, rispettando gli impegni dettati dagli incarichi. Perché per Matteo prima di tutto veniva lo spirito di servizio nei confronti del gioco, occupandosi di tutta quella burocrazia che in campo non si vede ma che è necessaria proprio per poter consentire a quella palla di rimbalzare sul parquet.

Conservo un ricordo particolare di Matteo. Giugno 2015, a Treviso si disputano le Finali Nazionali Under17 Eccellenza ed Elite. Con amici e colleghi stiamo svolgendo un servizio forse banale ma utile per la riuscita della manifestazione: le telecronache delle dirette streaming delle partite. In campo ci sono ragazzi di cui sentiremo parlare ad alto livello: Moretti, Valentini, Oxilia, Simioni, Visconti, Caruso, Penna, Bucarelli... l'elenco è lungo. Tra una partita e l'altra le pause sono poche, ci dividiamo in squadre per i turni al microfono. Ed è proprio in una rara pausa che arriva Matteo, sorridente, sornione, con una borsa di carta: dentro, per tutti noi, ci sono le polo ufficiali della FIP Veneto, una scura ed una chiara, per farci sentire appieno parte del team. Un gesto cortese e sincero. Come era Matteo. Una persona buona, una persona gentile, una persona al servizio degli altri.


Ciao Matteo. Buon viaggio.