domenica 17 marzo 2019

Alla fiera del girone Est...

...per qualche migliaio di dollari (al mese) la De' Longhi un alieno comprò.

Perdonate la riedizione di una classica filastrocca per bambini ma la tentazione era troppo forte. Si è da poco conclusa la partita del PalaRuggi e, qualora vi fossero ancora dubbi, si è capito che David Logan con questo campionato di A2 c'entra pochissimo per non dire nulla. Certo, il solito lezioso esercizio porta a domandarsi dove sarebbe in classifica questa Treviso Basket se avesse potuto disporre dall'inizio tanto del marziano che da un mese indossa il biancoceleste quanto di Luca Severini che si sta confermando prezioso collante difensivo sotto le plance. Domanda sciocca perché inutile ed a poco giova ricordare chi c'era, chi non c'è più e chi c'è ora.

Piuttosto vanno evidenziati i risultati. Con Logan finora TVB è 6-0 in gare ufficiali, compresa la Coppa portata a casa contro l'acerrima rivale Fortitudo. La quale sta tirando un grosso sospiro di sollievo per aver affrontato la banda Menetti in largo anticipo, quando Logan era solo un sogno lontano e quando i peggiori incubi trevigiani vestivano il numero 9. A Bologna manca pochissimo per centrare il grande balzo, la partita decisiva potrebbe essere quella di fine mese in casa contro Ferrara. Con Montegranaro in ritardo i 4 lunghezze e la De' Longhi a -6, entrambi afflitte dall'handicap di un bilancio negativo tra scontri diretti e differenza canestri nei confronti dei felsinei, in Emilia è partito il countdown. Soltanto la Fortitudo stessa può riaprire una corsa alla promozione diretta che lei aveva chiuso il 27 gennaio e che sempre lei aveva parzialmente riaperto mostrando di soffrire gli impegni ravvicinati. Non è un segreto che Antimo Martino abbia plasmato la sua creatura per vincere la regular season e così accadrà.

Treviso invece guarda con fiducia ai playoff. Dove potrà liberare tutta la potenza di Logan Il Marziano. Non ha pelle verde né orecchie a punta o altre singolarità somatiche ma quel che l'ex sassarese fa sul campo è incredibile. Le sue nove triple a bersaglio contro Imola rappresentano un record. Ancor di più, la concentrazione con cui si esprime sul campo e la tranquillità che riesce a trasmettere ai compagni fanno assumere all'esterno fattezze da alieno del livello tecnico. Se Fortitudo (in Coppa) e Montegranaro avevano provato a fermarlo con l'arma della staffetta difensiva, l'Andrea Costa ha pensato di ricorrere alla zona, una soluzione indotta anche dalle iniziali difficoltà di tutta TVB a trovare il fondo della retina. Come già era accaduto alle Final Eight, al Marziano basta pochissimo per accendersi e per svoltare una partita. Lo ha fatto ancora strappando applausi. 

Passiamo alle consuete pagelle:

Montanari 5 - Ha due compiti, surrogare Bowers in cabina di regia e dare fiato alle guardie imolesi sui due fronti. Non ne azzecca una.
Crow 5 - Non dispiace nel break tra primo e secondo quarto. Ma è troppo evanescente per incidere davvero e spesso e volentieri si fa preferire Magrini. Nel finale viene provato anche da 4 tattico in un quintetto da corsa senza sortire effetti.
Fultz 5,5 - Tre triple in apertura di gara probabilmente non le infilava dai tempi di Reggio Emilia. Con Bowers si scambia i ruoli ma resta un play. E quando il tiro non entra più sono dolori.
Bowers 7 - Solo una palla persa a sporcare una prestazione molto buona. Il tiro da fuori non è mai stato la specialità della casa (1/5); piuttosto non devono sorprendere i 7 assist.
Rossi 5,5 - Buona tenuta a rimbalzo ed un fallo in attacco ottenuto ai danni di Tessitori. Il resto è da dimenticare.
Simioni 5 - Ok il tiro frontale ma in difesa sbaglia tutto il possibile confermandosi troppo morbido. Deve ancora maturare parecchio.
Raymond 7 - Ad un certo punto gli viene chiesto anche di fare il play. E nel finale l'allenatore lo schiera pure da finto centro. Non gli si può rimproverare granché a parte un paio di passaggi spediti in tribuna. Ma era davvero il suo compito?
Magrini 5,5 - Bravo a caricare di falli gli avversari speculando in lunetta. Non del tutto efficace sugli esterni di TVB.
Di Paolantonio 6 - Per trenta minuti spera nel colpaccio, speculando su una zona con adattamenti e sulle iniziali difficoltà di Treviso ad inquadrare il canestro. Logan evidenzia le falle del suo sistema difensivo colpendo ogni ritardo sugli adeguamenti. Poi, più per disperazione che per convincimento, schiera un quintetto microscopico che arriva sino al -7 ed al tiro del possibile -6. 

Tessitori 7 - Contro la zona Menetti non si fida di lui. Col passare dei minuti però si nota la sua importanza. Da manuale un paio di movimenti in avvicinamento irridendo tanto l'esperienza di Rossi quanto la giovinezza di Simioni.
Logan 10 - Abbiamo già detto tutto. Non c'entra un cappero con questo campionato.
Burnett 6 - I falli di Imbrò lo obbligano a giocare molto di più in appoggio che in percussione. Dominez soffre la situazione ma si adegua.
Alviti 6,5 - Molto presente in difesa, recupera un paio di palloni e si dimostra utilissimo a rimbalzo. Nel palasport che fu suo denota di aver perso un po' il feeling con i ferri che sputano quasi tutti i suoi tentativi.
Imbrò 5 - La prima partita negativa dopo tante ottime prestazioni. I due falli iniziali complicano il lavoro di tutta la De' Longhi costringendo Burnett ed Uglietti agli straordinari. L'unica nota positiva della sua serata è la bomba del 58-66. Nel finale a suon di palle perse rischia di riaprire la partita.
Chillo 6,5 - La scelta tecnica di Menetti prevede sempre di sfruttare il bolognese come boa per affrontare una zona. Da ex della contesa si esprime su buoni livelli,tripla su scarico inclusa. Eccede solo nei falli.
Uglietti 6,5 - Come detto, i problemi del capitano ricadono a cascata anche su di lui che deve gestire i possessi ed amministrare attacco e difesa nel momento più critico, il secondo quarto coinciso con il massimo svantaggio. Se la cava comunque egregiamente, pur senza brillare in assoluto.
Severini 7 - Messaggio a chi rimpiange il suo predecessore: anche il ragazzo di Loreto sa colpire sugli scarichi dall'angolo. Ma a differenza del friulano la sua difesa si sente.
Lombardi 7 - Peccato per quei due liberi falliti nel finale. Intanto si conferma tiratore affidabile sul pick'n'roll e consueto ombrello a rimbalzo.
Menetti 6,5 - Per tre quarti Imola lo impensierisce, anche se il problema vero consta nella trasparenza di Imbrò. A togliergli le castagne dal fuoco ci pensa Logan. Negli ultimi quattro minuti vorrebbe prendere a mazzate almeno un paio dei suoi giocatori che sprecano un cospicuo vantaggio.

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