martedì 28 agosto 2012

Mercato d'annata

Ripenso a quattordici mesi fa. A quel che c'era, a quel che ci sarebbe stato, a quanto è accaduto e alle ipotesi non realizzate. Ripenso al fatto che una squadra, oggi scomparsa, assassinata, disponeva tra le altre cose di eccellenze assolute. Quante squadre in Italia potevano annoverare una coppia di play ben mixata, tra il giovane alto e dalla visione di gioco estesa al massimo al veterano di qualità, esterni titolari d'impatto, un settepiedi mancino capace di giocare con naturalezza fronte a canestro ed un pivot basso, atipico, ma terribilmente efficace?

Stefan Markovic, Massimo Bulleri, Alessandro Gentile, Devin Smith, Donatas Motiejunas, Greg Brunner. A giugno 2011, Treviso avrebbe potuto ripartire da loro - sul lituano si addensavano voci di NBA, ma il lockout, lo si sarebbe visto di lì a poco, avrebbe rinviato lo sbarco oltre Atlantico  - dopo una stagione positiva, chiusa con un quarto posto sia in patria che in EuroCup.
Invece no. Non fu possibile. Perché? Ve lo siete domandati?

C'è un fastidioso ronzio nella mente, da allora. Un interrogativo pressante. Una negazione, fatti che smentiscono parole pronunciate. Perché risulta davvero strano che, a fronte di ampie dichiarazioni di conferma di un budget importante, per un ultimo anno d'impegno, agenti e procuratori di tanti dei sopra citati atleti siano stati invitati, giusto un anno fa, a trovare sistemazioni alternative per i loro assistiti. Ed in luogo di giocatori ottimi siano giunte belle promesse, in parte mantenute ed in parte disattese. Oltretutto accettando una scommessa rischiosa ed alla fine persa, quella del blocco americano, con le fughe di dicembre e la faticosa ricostruzione di un quintetto titolare troppo mutevole per essere stabile.

La questione è relativamente semplice. Se il budget a disposizione era effettivamente confermato, pur con la perdita di uno sponsor di maglia "pesante", per quale motivo i contratti più onerosi vennero ceduti o transati ed i giocatori sostituiti con loro colleghi di costo (e, spesso, valore) inferiore? A cosa sono serviti i soldi risparmiati con la triste operazione d'austerità?

L'immaginazione non è soggetta a tassa, per fortuna. Quindi è bello poter sognare. Markovic, Gentile, Smith, Motiejunas (o un suo sostituto americano) e Brunner nello starting five. De Nicolao, Bulleri, Becirovic, Sandri, un paio di ali straniere e Cuccarolo in panchina. Allenatore, Sasha Djordjevic. Come sarebbe andata a finire? Impossibile dirlo, non lo si è potuto verificare. Ed è un vero peccato. Ma la morte della Pallacanestro Treviso, attraverso una vera agonia, è iniziata ben prima di questa torrida estate 2012.

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