Anno nuovo... e vecchie abitudini. Il blog riparte con le consuete pagelle post gara. Stavolta parliamo di Ferrara-Treviso.
De Zardo ng: cinque minuti invisibili. Spedito in Emilia a maturare esperienza, alla prima gara del nuovo corso Bondi il pontino gioca poco e cedendo pure il posto in quintetto non al neoarrivato Campbell ma ad un altro giovane, Calò. Non un bel segnale.
Swann 4: voto che ricorda il numero di maglia ed i rimbalzi catturati... ma anche le triple sbagliate e le palle perse. Isaiah è questo, prendere o lasciare: o si infiamma come un tizzone o risulta dannoso oltre ogni limite. Tutta da verificare in tal senso la futura coesistenza con Campbell e Ganeto, due giocatori di personalità al posto del pur ingombrante Hall.
Fantoni 5: Chillo lo demolisce minuto dopo minuto. Ed anche Tessitori banchetta sulla sua testa. Unica voce positiva, gli assist (4) che però non controbilanciano il 50% in azione ed in lunetta ed i pochi rimbalzi presi.
Ganeto 6: da un paio d'anni si era trasformato in un'ala forte, a Ferrara potrà evoluire in questo ruolo sfruttando chili, centimetri ed esperienza oltre alla dimensione perimetrale. Sbarcato il sabato, gioca ovviamente meglio in solitudine piuttosto che di squadra.
Molinaro 4: si presenta con una tripla. Poi nulla più, non onorando il quintetto base che, di questo passo, raramente lo vedrà ancora protagonista.
Mazzoleni ng: poco sfruttato nel primo tempo, rimesso in campo nei minuti finali.
Panni 4: dopo la bomba iniziale, il vuoto pneumatico. E se lui sbaglia partita, ci si deve affidare a Swann in regia...
Calò 5,5: dimostra personalità, tuttavia al secondo fallo deve accomodarsi in panca e da lì si rialza soltanto a partita già compromessa.
Campbell 6: inizia malissimo, gambe imballate e con tanta confusione. Col passare del tempo guadagna spazi in penetrazione mentre da fuori non la mette (antico problema mai risolto). Con lui Bonacina dovrà rivedere parecchie gerarchie, non è detto che possa essere una soluzione.
Liberati 5,5: qualcosa fa. Ma è troppo poco.
Bonacina 5: per oltre un tempo lascia che Tessitori prima e Chillo poi devastino la sua area, colpendo o riaprendo il gioco. Solo quando la partita è ormai persa si convince a blindare il pitturato. Ha l'attenuante di dover buttare nella mischia due giocatori ancora digiuni dei suoi schemi.
Tessitori 6: positivo all'inizio, poi fa spazio al dominante Chillo.
Burnett 7: ad Udine si era percepita la sua assenza. Dinamismo, aiuto in regia, tanta energia difensiva e grande capacità di attaccare l'avversario dal palleggio: tutte doti fondamentali.
Sarto 6,5: stavolta oltre a difendere piazza anche due triple in fila. Senza Wayns ritrova spazio e responsabilità.
Alviti 6,5: in progresso rispetto alle ultime uscite, protagonista nel secondo quarto in cui infilza la retina dall'arco. Potrebbe fare ancora qualcosa di più.
Antonutti 6: da lontano non la mette, in difesa soffre un po' i chili di Fantoni in post, ma un paio di giocate offensive gli valgono la sufficienza.
Imbrò 7: ottime letture dal palleggio, trovando sia le mani di Chillo sotto canestro che quelle di Alviti dai 6,75m. Aggiunge alla sua partita una corposa pioggia di bombe.
Epifani ng: pochi minuti per ridare fiato ai compagni e spendere falli.
Chillo 8: quasi immarcabile. Colpisce da sotto e da fuori, non sbaglia un libero (è una notizia), lotta e sgomita, risulta un rebus irrisolvibile per la Bondi.
Uglietti 8: spegne la luce a Swann togliendogli spazio e respiro. Non pago, si propone in fase offensiva con ottimi risultati. Ah, ci si dimentica sempre che sarebbe uno specialista difensivo, un equilibratore nel ruolo di ala piccola adattato alla bisogna a giocare play e guardia.
Lombardi ng: al rientro, gli manca la forma ma non si tira indietro.
Menetti 7,5: dopo il break negativo iniziale richiama i suoi anche ricorrendo alla mossa psicologica del fallo tecnico. Capisce che Ferrara è vulnerabile in post basso e sfrutta il più possibile la falla. Benedice il ritorno di Burnett che gli regala atletismo in difesa ed in penetrazione.
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