DE' LONGHI: Imbrò 9 (0/1, 3/6), Burnett 15 (6/8, 0/4), Alviti 0 (0/1, 0/4), Antonutti 13 (5/6, 0/1), Tessitori 17 (6/8 da 2); Sarto 8 (2/2 da 3), Saladini, Barbante, Epifani 3 (1/1, 0/1), Chillo 4 (2/2 da 2), Uglietti 12 (4/7, 1/1), Lombardi 11 (4/5, 1/3). All.: Menetti
BALTUR: Gasparin 5 (2/5, 0/2), Reati 10 (1/2, 1/4), Kuksiks 14 (1/3, 4/9), Ebeling 0 (0/3 da 2), Benfatto 4 (2/5 da 2); Ba 2 (1/1 da 2), Mays 1, Chiumenti 8 (3/6 da 2), Pasqualin 2 (1/1, 0/1), Di Bonaventura 3 (1/2, 0/2). Ne: Invidia, Manzi. All.: Bechi
ARBITRI: Caforio, Solfanelli, Lestingi
NOTE pq 22-11, sq 41-27, tq 73-40. Tiri liberi: TV 15/19, Cento 10/18. Rimbalzi: TV 29+13 (Antonutti 6+2), Cento 16+4 (Reati 3+1). Assist: TV 25 (Imbrò 7), Cento 7. Spettatori: 4084.
Cosa resterà di questa partita? Citando Raf, una fotografia: la De' Longhi che anche veleggiando sul +18 (49-31) continua a chiudere le maglie in difesa, recuperando rimbalzi e palloni per poi riproporsi in attacco con un break di 12-2 che chiude ogni discorso. Sono messaggi importanti quelli che giungono dal Palaverde: Treviso è sul pezzo, anche quando l'avversaria è in debito di ossigeno, di talento, di idee e di uomini abili ed arruolabili. Contro una Cento già orfana di White e con Mays visibilmente azzoppato non servono certo miracoli a TVB per ritirare dalle mani degli ufficiali di campo l'agognato referto rosa.
Gli effetti speciali alla fine sono i voli di Lombardi, le accelerazioni di Burnett, l'energia di Epifani, la solidità di Tessitori in post e - sorpresa, sorpresa - l'utilità di Antonutti sui tagli ed in difesa. Proprio il capitano, reduce da qualche prestazione affatto brillante, è il protagonista iniziale approfittando della pigrizia di Ebeling, Benfatto e Kuksiks nelle rotazioni e sfaldando a poco a poco il box difensivo di Bechi. Il resto lo fanno i compagni di squadra. Se in una serata di riposo balistico da parte di Davide Alviti si registra una solidità di tutto il gruppo, con crescente maturità in marcatura (leggi pressione di Imbrò sul portatore di palla e grande attenzione sulle linee di passaggio), allora il risultato non necessita di spiegazioni. Può dunque dirsi contento coach Menetti. Certo, Cento non è Montegranaro né la Fortitudo, a maggior ragione se dei quattro protagonisti del risultato dell'andata due giocano sottotono, uno è assente per infortunio ed un altro è in campo giusto per onor di firma. Però una vittoria larga fa sempre morale ed irrobustisce una classifica in cui, attendendo il posticipo tra Bologna e Jesi, la Poderosa colleziona un altro scalpo di livello regolando anche Forlì.
In proiezione futura manca qualcosina. Perché sul perimetro c'è sempre il buco lasciato da Wayns e mai colmato da Tomassini: tornando alla partita con la Baltur, al secondo fallo di Burnett e con Uglietti già in campo il cambio obbligato è con il giovane Epifani, entusiasta e propositivo ma che necessita ancora di maturare. Il prossimo impegno si chiama Verona, in rottura prolungata dall'inizio del girone di ritorno e sconfitta anche a Piacenza sponda Assigeco: lecito attendersi una Scaligera col coltello tra i denti domenica al PalaOlimpia dove l'Imoco ha perso al tie-break la Coppa Italia. Chissà se la Marca dei canestri saprà vendicare la sconfitta delle ragazze del volley.
Tessitori 8: contro Benfatto gioca di potenza e tecnica, il confronto con Chiumenti invece è principalmente di furbizia. Vittoria larghissima ai punti sul pacchetto lunghi centese, con un roboante 26 di valutazione in nemmeno 21 minuti sul campo.
Burnett 7: partenza diesel con un paio di falli fastidiosi. Poi sale di tono prendendosi responsabilità e smazzando assist per i lunghi.
Sarto 7: dice di ispirarsi a Imbrò pur avendo una ammirazione affatto segreta per Kobe Bryant. Intanto mostra sfrontatezza con due triple in transizione e difendendo in maniera puntuale sugli esterni avversari.
Alviti 6: fatica al tiro dopo due prestazioni balistiche eccezionali. Glielo si può concedere, anche a fronte di un prezioso lavoro oscuro in difesa.
Saladini ng: solo garbage time
Antonutti 8: un bel riscatto, approfittando delle amnesie centesi. Ma non solo, come testimoniano i rimbalzi catturati (8, migliore dei suoi) e con un paio di apprezzabili anticipi. Ci si augura che il suo apporto possa essere più continuo e non circoscritto soltanto ad avversarie in difficoltà.
Barbante ng: al rientro dopo due mesi.
Imbrò 7,5: inizia incollandosi a Gasparin e facendolo ammattire, poi accetta i cambi difensivi e sporca palloni un po' a tutti. Quando serve si accende dall'arco. Essenziale.
Epifani 7: nel giorno del suo compleanno si regala una prestazione di sostanza. Fosforo e muscoli reattivi, ma non solo: scelte del timing quasi perfette e tanto movimento sui due lati del campo.
Chillo 6,5: sportellate con Chiumenti ed una stoppata subita dall'esuberante Ba. Positivo però l'impatto globale (+24 di plus/minus) e l'atteggiamento, a prescindere da qualche incomprensione con la terna.
Uglietti 8: una garanzia. Score impeccabile, regia ordinata e priva di sbavature, tanta sostanza difensiva. Quando esce dal campo l'ovazione è assicurata. Canzone preferita della playlist, "Tough Boy".
Lombardi 7: dalla panca garantisce verticalità e velocità. Si concede il lusso di stoppare Ba oltre ad affondare diverse schiacciate nel canestro emiliano. Ma sa anche aprire l'area con una tripla.
Menetti 7,5: tutto facile. Il coach reggiano si gode la supremazia a rimbalzo (42-20), il saldo perse-recuperate in equilibrio, la distribuzione dei tiri e delle responsabilità. In attesa del secondo straniero e contro una Baltur resistibilissima, va bene così.
Ba 5,5: inizia benino, con una bella veloce su Chillo. Poi si perde un po' nel marasma generale della sua squadra.
Mays ng: visibilmente azzoppato, prova a dare un contributo ma non può davvero fare di più. I suoi 14 minuti in campo sono invisibili.
Chiumenti 5,5: battaglia volentieri in area però le tre palle perse e qualche errato posizionamento difensivo non aiutano i suoi.
Reati 6: parte da guardia in un quintetto pesante. Qualche problema al tiro (2/6 in azione), è comunque uno dei pochi a provarci finché c'è partita. Onore al merito.
Pasqualin 6: in campo quando non conta più, trova due punti in entrata.
Gasparin 5: Imbrò non lo gli concede tregua, idem Uglietti. Senza Mays è costretto a giocare in due ruoli per quasi 30 minuti, pagando dazio in lucidità.
Benfatto 4: triturato nel confronto diretto con Tessitori. Ormai non è più proponibile per questi livelli.
Kuksiks 4: è un'ala piccola ma lenta e con zero atletismo. Ovvero l'esatto contrario di quel White che dovrebbe sostituire. Inizia con due triple, poi si eclissa. Inutile se non deleterio, visto che in difesa non si vede né si sente.
Ebeling 4: dispiace perché a livello giovanile era una promessa. Il talento del padre però non si vede, a dispetto del quintetto base che di solito conferisce una bella dose di fiducia nei propri mezzi. Umiliato sia da Antonutti che da Lombardi.
Di Bonaventura 5: quando c'è ancora un barlume di partita, quasi non si vede. Fa qualcosa solo a match ampiamente finito.
Bechi 5: non è colpa sua se i due giocatori più determinanti della sua squadra sono infortunati. Attende con trepidazione il ritorno di White ed una possibile guarigione di Mays, intanto incassa l'ennesima sconfitta in cui non riesce a superare quota 50. Sul piano tattico, bella l'idea abbozzata della difesa a box ma la pigrizia dei lunghi viene puntualmente punita da Antonutti e Tessitori.
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