mercoledì 24 ottobre 2018

Dalla Sardegna con pressione

CAPITOLO 2: UN LENTO PROGREDIRE

Torna alla vittoria, la De' Longhi. La trasferta infrasettimanale di Cagliari restituisce il sorriso ai biancocelesti che possono rientrare dalla Sardegna con due punti in più in classifica e qualche patema in meno. Non illudiamoci, la partita del PalaRockfeller non ha risolto i difetti di una TVB ancora cantiere aperto, ma ha offerto almeno un positivo segnale di riscatto da parte di qualche giocatore. Ci vorrà del tempo per godere dei reali benefici del lavoro di coach Max Menetti ma qualcosina già è possibile intravedere.

Contro una Hertz volenterosa, irrobustita dall'aggiunta Diop ma orfana per quasi metà partita di Johnson che si infortuna alla caviglia destra tentando di recuperare un pallone, Treviso applica la tecnica della pentola a pressione. Una cottura lenta ed inesorabile, minuto dopo minuto, toccando le temperature più alte nell'ultimo quarto quando la circolazione di palla, facilitata dalla stanchezza sarda, trova le mani di Imbrò, Wayns ed Alviti, ovviamente caldissime. Curiosamente la De' Longhi pare gradire i parziali pari, il secondo ed il quarto, ovvero quelli in cui in vari modi riesce ad accumulare i vantaggi più consistenti nei confronti dei modesti avversari.

Si diceva di Maalik Wayns. Desideroso di cancellare il ricordo della pessima prestazione domenicale contro la Fortitudo, lo statunitense carbura con il passare dei minuti. Ed a poco a poco emerge un suo lato caratteristico: più guardia che play, almeno in questa configurazione, l'ex Joventud acquisisce confidenza con campo e gioco soltanto trovando la via verso il canestro. Percentuali da raddrizzare (29% da 2, 37,5% da 3) ma tanto movimento. Il tallone d'Achille di Wayns resta il nervosismo, col secondo fallo tecnico consecutivo dopo quello rimediato con Bologna. Ed anche Alviti non scherza, visti i battibecchi con Menetti al rientro in panchina - altra preoccupante costante.

Sul fronte lunghi, deciso passo in avanti di Lombardi, schierato spesso e volentieri da centro tattico. Sarà l'inconsistenza del pacchetto avversario - modesto Diop, volenteroso Johnson, acerbo Ebeling, pessimo Matrone, indisponibile Allegretti - ma il piemontese è un altro dei protagonisti a sorpresa della partita, completando il riscatto rispetto alle sciagure domenicali. Sul perimetro si capisce finalmente l'importanza di Uglietti: non solo metronomo difensivo e collante tra i reparti ma vero play aggiunto per sgravare dal compito gli americani e renderli liberi di realizzare. Un giocatore così, atipico ed umile, non può che rivelarsi utilissimo.

Superato l'esame sardo, si torna subito in Continente. Domenica altra trasferta piuttosto insidiosa: Cento è neopromossa e davanti al proprio pubblico sarà galvanizzata dalla sfida ad una corazzata. La coppia di americani della Benedetto XIV è di assoluto spessore, James White ha costruito una carriera tra campionati di alto livello, Eurolega e NBA, accettando a 35 anni di ripartire dall'A2 giocando fuori ruolo (è un 3 naturale, a Cento viene impiegato da 4). In un campionato che si conferma equilibratissimo - Fortitudo a parte: Bologna vince in casa anche con Udine, panchina di Cavina in bilico? - ogni vittoria acquisisce un peso specifico altissimo. Specie se accompagnata da confortanti segnali di progresso.

PAGELLE CA-TV

MILES 7: il contraltare di Wayns. Piccolo, veloce, ama avere la palla in mano ma finalizza più che creare, anche se le statistiche gli attribuiscono 5 assist. Ha carattere, questo è sicuro.
FLORIDIA ng: due minuti e spiccioli nel finale.
GALLIZZI ng: vedi Floridia, giocando anche meno e sempre a partita finita.
RULLO 6,5: fargli fare il play non è la migliore delle idee. Quando è impiegato nel naturale ruolo di guardia riesce ad esprimersi. Trasmette sempre la sensazione di magnifico, eterno incompiuto.
EBELING 4,5: a livello giovanile era una delle più belle promesse. Dopo poco più di un anno di cura Dinamo appare involuto. 12 minuti, 4 falli, tanta confusione.
ROVATTI 6,5: tiratore professionista, tanta personalità, qualche sbavatura in difesa.
MATRONE 4: ok le sportellate in difesa ma è un buco nero in attacco e si fa scavalcare addirittura dai ragazzini in rotazione.
BUCARELLI 5: altra grande promessa non mantenuta. Pariclasse di Davide Moretti, tre anni fa si contendeva proprio col figlio d'arte il titolo platonico di miglior '98 d'Italia. Ora è un onesto numero 3 che usa il fisico come può.
JOHNSON 6,5: finché non si gira la caviglia in un impeto di generosità risulta uno dei migliori dei suoi. Con la sua uscita per infortunio la partita della Hertz scivola lentamente verso la sconfitta.
DIOP 6,5: in estate ha lasciato Udine per Sassari ma in Serie A non ha trovato spazio. Si augura di averne a Cagliari, ancora in A2. Dovrà però dimostrare passi in avanti decisi, specie dal punto di vista mentale: a partita ancora teoricamente aperta i suoi falli risultano una mazzata.
PAOLINI 6: sfrutta i passaggi a zona della De' Longhi per suggerire ai suoi tiratori di osare. L'infortunio di Johnson non lo aiuta. L'impressione è che debba gestire una squadra un po' sopravvalutata e con qualche giovane da recuperare assolutamente.

TESSITORI 6,5: stavolta nessun effetto speciale, a parte un altro canestro di tabella. Non tutelato dagli arbitri che gli fischiano contro dopo un evidente sfondamento subito.
BURNETT 7: poco appariscente ma concreto al punto giusto. Anche lui approfitta dell'amico tabellone per colpire (da 3). Ma non si limita alle percentuali, comunque molto alte: bella presenza totale, con la chicca di una stoppata.
ALVITI 7: con fiducia recupera la mira e martella il canestro avversario. Benino anche in difesa.
WAYNS 6,5: si prende tanti tiri, ne sbaglia parecchia, ne azzecca alcuni di importanti. In difesa non sempre tiene Miles però compensa con assist (7) che ribadiscono la sua capacità di leggere le situazioni a patto di sentirsi coinvolto. Deve levarsi il vizio del fallo tecnico.
ANTONUTTI 6,5: Johnson lo fa soffrire, la maschera inizialmente non gli dona la necessaria mira al tiro. Nel finale cresce assieme al resto della squadra.
IMBRO' 7: non è un caso che il plus/minus più alto di tutti sia il suo (+19). L'empedoclino appare trasformato dalla cura-Menetti: concreto, concentrato, preciso, al servizio della squadra. Un altro giocatore rispetto ad un anno fa.
UGLIETTI 7,5: non solo difesa. Rimbalzi, stoppate, playmaking aggiunto, iniziative offensive. Si capisce sempre più perché Menetti ne abbia sentito la mancanza in prestagione, complice l'infortunio alla spalla.
LOMBARDI 7: da finto centro può sfruttare rapidità ed elevazione. Cagliari non ha contromisure adatte, visto che Diop è più pesante. Da rivalutare ancora in questa posizione tattica.
MENETTI 7: forse un po' sorpreso dai giochi iniziali di Miles e Johnson, chiede ai suoi maggiore circolazione e chiusura dell'area. Sull'arco paga dazio alle triple di Rovatti ma alla lunga la scelta paga ottimi dividendi. Vittoria che restituisce fiducia al gruppo ed è la notizia più importante.

QUINTETTO IDEALE: Miles, Imbrò, Burnett, Uglietti, Lombardi.

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